RICORDO
Le lunghe
notti bianche
passate ad ascoltare i tuoi passi:
un camminar folle e vagante,
passi incerti, frettolosi e segreti
come un bimbo che ha paura
di essere sorpreso.
E le lunghe ore tra quelle mura grigie
e tra volti ebeti e sognanti
come parole sciocche senza senso.
Guerriero è
l'equilibrio,
linfa della ragione.
Spettro bianco
e rosso
che divelse dall'animo mio
tutto quello che è facile e leggero.
Ed è nebbia l'avermi generata:
tanto lontana da non sentirti mia
e troppo dolorosa per obliarti.