PARADISI
ARTIFICIALI Tra
spire azzurre di veleni, deformi
i tuoi pensieri, e
l'ago che inietti nelle vene è
fiore senza frutto. Paradisi
artificiali serpeggiano
liberi nel corpo stanco
di lottare. Domar
la vita con
sferze d'illusioni. Amache
invisibili ti
cullano leggere e
portano lontano dove
mare e cielo fondono
i turchini inimitabili e
l'Eden è terra dove
sei padrone incontrastato, e
non v'è paura di notti intrise
di ombre cupe e minacciose e
ancora più alto, tra
fasce di arcobaleni impazziti di luce. Culle
d'oblio avvolgono in
folli incantesimi e
l'anima stanca di fuggire si
piega sfinita. Ma
breve è il sogno: picchia
cruda la realtà. Soltanto
una ferita sulla pelle e
il cuore
malmenato. S'accavallano
timori, violentano
tremori e
la paura ritorna danzando il suo sabba infernale.
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