Davanti a un camino

 

 

Riempì il camino
di ciocchi sfrigolanti,
poi sprofondò in poltrona
vinto da una stanchezza petulante.
Indi, deviò veloce col pensiero
all'agognata immagine
del suo fantasticare: il mare.
Il mare disturbato da nessuno.
Quel mare che d'inverno vive altrove.
Su onde piatte,
la fiamma del camino
si espanse in un vulcano di scintille,
tra lingue di fuoco saltellanti
un ectoplasma di un sorriso caro,
lieve, lo accarezzò senza parlare.
Un dolce tepore gli riscaldò le ossa,
la stanchezza svanì come d'incanto
e la tensione sciolse
nodi di tenerezza rattrappiti,
la primavera si presentò
al suo sguardo greve
ma rose delicate e dispettose
gli punsero le mani
avvinte nei braccioli.
Di nuovo il mare
gli si parò dinanzi,
in lontananza uno sbiadito faro
gli segnalò l'inizio del nuovo anno
non realizzò per tempo,
un'onda alta
spense le ardenti fiamme
della sua silente compagnia
e d'improvviso il buio della stanza
lo avvolse con un mantello di ricordi.